Scheda | 29 |
Nome immagine | Arcangelo Gabriele |
Materiale | legno scolpito dipinto |
Autore | Nicola Antonio Brudaglio (Attribuito) |
Datazione | 1760 circa |
Provenienza | deposito della chiesa di Santa Teresa di Altamura |
La piccola scultura in formato terzino, raffigurante l’arcangelo Gabriele, era allocato nei depositi della chiesa di Santa Teresa e rinvenuta in occasione dei lavori di schedatura del patrimonio diocesano promossi dalla Conferenza Episcopale Italiana. Tale circostanza non ha permesso di comprendere le ragioni della sua presenza all’interno dell’edificio sacro, ma è verosimile che, date le sue dimensioni ridotte, l’opera potesse riscontrare il favore di qualche fedele all’interno di una cappella privata o, com’era consuetudine, far parte dell’arredo liturgico della sacrestia. Posto su un nugolo di nubi da cui fanno capolino due teste di cherubini, l’Arcangelo sembra in procinto di librarsi in volo nel mentre spiega le ali e protende la gamba sinistra all’indietro, con lo sguardo estatico rivolto verso l’alto e le braccia allargate. L’effetto di turbinio e ariosità della scena conferisce all’opera un’intensa carica teatrale in cui predomina la vaporosità dei panneggi increspati e svolazzanti. È un’opera di grande finezza e maestria tecnica e compositiva, per cui non è stato arduo attribuirla alla mano di Nicola Antonio Brudaglio, artista da annoverare oramai tra i più grandi e prolifici esponenti della scultura lignea dell’Italia Meridionale. Difatti, la statua denota delle analogie stilistiche stringenti con altre assegnate con certezza al maestro andriese, in particolar modo con l’Immacolata conservata nella chiesa di San Francesco a Gravina e con quella di medesimo soggetto eseguita per la cattedrale di Vieste, ascrivibili cronologicamente agli anni Cinquanta e Sessanta del XVII secolo, periodo di massima produzione artistica della sua bottega e maturità esecutiva del maestro.