
| Scheda | 21 |
| Nome immagine | Calice |
| Materiale | argento fuso, cesellato, sbalzato, dorato |
| Autore | ignoto argentiere napoletano |
| Datazione | prima metà del XVIII secolo |
| Provenienza | Aule Capitolari della Cattedrale di Altamura |
| Punzoni | […]+ N; A[… ]/[…]; NAP coronato […] |
Realizzato a fusione, il calice è caratterizzato da una ricca decorazione di grande effetto chiaroscurale a volute e racemi vegetali intersecati da tralci, grappoli d’uva e testine cherubiche aggettanti. Dal piede, ornate da rutilanti elementi ornamentali, partono tre piccole figure a mezzo busto; un collarino modanato separa la base dal nodo piriforme anch’esso riccamente adornato da motivi fitoformi e angioletti tra cui si staglia la figura ieratica della Vergine. Un bulbo a tulipano regge il sottocoppa del calice con la coppa in argento dorato, lavorato a jour, con un’intricata decorazione vegetale in cui sono inseriti puttini alati. Sul bordo del piede sono impressi tre punzoni, difficilmente leggibili in quanto consunti: una lettera N è ravvisabile nel bollo dell’argentiere, una A in quello consolare, un vago AP in quello dell’arte (Catello 1996). La produzione di questa tipologia di calici avrà grande diffusione, su modelli stereotipati, nelle botteghe partenopee tra fine Seicento e prima metà del Settecento (Boraccesi 2003, p. 44-45).
