Scheda | 55 |
Nome immagine | Madonna degli Angeli |
Materiale | Olio su tela |
Autore | Antonio Stabile (attribuito) |
Datazione | Ottavo decennio del XVI secolo |
Provenienza | Chiesa di Santa Maria degli Angeli del convento dei PP. Cappuccini di Altamura |
Iscrizione | in basso, sul gradino del trono «S. Maria de li Angeli» |
La tela raffigura un tema caro e molto diffuso tra le varie correnti dell’ordine francescano: quello della Madonna degli Angeli. La Vergine, assisa in trono con il Bambino, è circondata da una schiera di angeli immersi nelle nubi – inginocchiati, in posizione di preghiera, recanti una corona o con in mano strumenti musicali –, mentre ai suoi piedi San Giovanni Battista e San Francesco d’Assisi, raffigurati a mezzo busto, sembrano assistere in assorta preghiera alla scena. Tutta la composizione è immersa in una luce eterea, pallida, irreale, dominata dai toni grigiastri delle nubi cui si contrappongono quelli caldi della mandorla di luce che circonda il trono, anche se la lettura è parzialmente disturbata dalle condizioni di conservazione della tela. L’immediata leggibilità della composizione, la costruzione narrativa devozionale, la tipologia dei personaggi raffigurati sono tutte caratteristiche proprie di Antonio Stabile, artista lucano formatosi con molta probabilità a Napoli. Il pittore potentino fu particolarmente apprezzato negli ambienti francescani delle province del Regno di Napoli – Lucania e Puglia in particolare( cfr. Grelle Iusco 1981, pp. 99-104) – per la sua capacità di intrepretare pienamente le nuove istanze dell’arte che, grazie alla seduta del Concilio tridentino del 1563, impose l’abbandono degli eccessi intellettualistici manieristi in favore di una maggiore semplificazione compositiva e utilizzo didattico delle immagini sacre. La tela altamurana fu realizzata dallo Stabile con molta probabilità intorno al 1582, data nella quale dipinse l’Immacolata per il convento dei Santi Severino e Sossio di Napoli (Miraglia 1992, p. 119), opera che condivide la stessa impostazione iconica, quasi neo-medievale, del dipinto di Altamura, la medesima tipologia nel volto della Vergine e l'utilizzo unificante della luce.