Scheda | 2 |
Nome immagine | Messale Romano |
Materiale | argento e sbalzo su fondo in seta e velluto |
Autore | Filippo del Giudice, argentiere napoletano |
Datazione | 1776 |
Provenienza | tesoro della Chiesa conventuale di S. Chiara, già Monastero di S. Maria del Soccorso |
Punzoni | F / DG / C; NAP coronato 776 |
La ricca e articolata legatura, che contiene un messale romano stampato nel 1772 presso la Tipografia Simoniana di Napoli, è composta da due coperte sovrapposte su un fondo in seta e velluto, ornate con una florida e rigogliosa composizione di elementi vegetali frammisti a volute aggrovigliate di disparate dimensioni rese con un minuzioso e prezioso traforo che conferisce indubbia eleganza al manufatto. Nel mezzo della parte anteriore, all’interno di una losanga sagomata, vi è la Madonna del Soccorso, raffigurata con un randello in mano nell’atto di colpire il demonio in difesa di un fanciullo, sullo sfondo di una città affacciata sul mare. Al centro della facciata posteriore domina invece la figura di S. Francesco d’Assisi attorniato da un turbinio di nubi e testine alate. Sul fronte e retro dell’evangelario si rilevano il marchio dell’arte NAP coronato 776 indicante l’anno di realizzazione (cfr. Catello 1996, pp. 16-17) insieme al bollo consolare che, nonostante la lettera iniziale poco leggibile, con molta probabilità è da attribuire all’argentiere Filippo del Giudice che, documentato come attivo negli anni 1772 – 1773, appose il suo bollo anche nel 1776, come indicano punzoni ritrovati su altri manufatti nel Regno di Napoli (cfr. Catello 1996, p. 36). Il messale, come indica la presenza dell’effige della Madonna del Soccorso, con molta probabilità fu realizzato per la comunità altamurana di monache residenti nel monastero omonimo e passato, in seguito alla sua soppressione per effetto delle leggi eversive postunitarie, al patrimonio delle clarisse di Santa Chiara da dove proviene.