Scheda | 9 |
Nome immagine | Reliquiario |
Materiale | legno dorato, argento sbalzato |
Autore | Biagio Guariniello, argentiere napoletano |
Datazione | 1740 |
Provenienza | Aule Capitolari della Cattedrale di Altamura |
Punzoni | */A · G ; A · G/C; NAP 740 coronato |
Bibliografia | G. Boraccesi, Gli argenti 2016, p. 68 |
Il reliquiario è costituito da una lastra d’argento sbalzato inchiodata su un’anima lignea; la base poggia su due piedini a ricciolo ed è ornata da altrettante grandi volute raccordate al centro da un elemento vegetale. Il nodo, mistilineo e profilato da girali, è decorato da foglie di acanto. Al centro del reliquiario vi sono tre aperture ovali, coperte da vetri, all’interno delle quali sono racchiuse le reliquie di S. Barnaba apostolo, S. Teodoro martire e S. Martino. Le tre teche mistilinee sono contornate da volute, sopra le quali vi è una terminazione a croce gigliata. Sul retro sono impressi nella ceralacca tre stemmi appartenuti a due arcipreti della Chiesa altamurana: quello esterno a Mons. Carlo Giuseppe Cecchini (1904 – 1909), mentre su due delle tre teche vi è quello di Mons. Federico Guarini (1818 – 1828) (Denora-Tota 2012, pp.129-130;114). Il reliquiario, di buona fattura, è caratterizzato da una ricca decorazione di gusto rococò, tipica della produzione orafa napoletana settecentesca (Cascione 2000, p.62). Attraverso l’identificazione dei punzoni posti sul piede sinistro, è stato possibile datare il reliquiario al 1740, leggendo il bollo dell’arte (Catello 1996, p.16-17), e attribuirlo all’argentiere napoletano Antonio Guariniello (Catello 1996, p. 54), il quale lo realizzò nell’anno del suo consolato (Catello 1996, p.32).